AUTONOMIA: IL NOSTRO FUTURO

CASA, LAVORO E VITA INDIPENDENTE: COSA E’ IL PROGETTO DI AUTONOMIA




Il progetto di Autonomia è parte della Cooperativa Vite Vere – Down D.A.D.I. che ha creato tanti progetti per le persone con disabilità. Questi progetti aiutano le persone con la sindrome di Down ma non solo, a diventare più autonomi e adulti per avere un futuro come tutti gli altri. E' un progetto che insegna ai ragazzi con disabilità la vita sociale e autonoma. Con il progetto di Autonomia si impara a vivere in modo autonomo ma anche a vivere insieme agli altri ed a stare insieme agli amici. Tanti ragazzi partecipano al progetto di autonomia divisi in piccoli gruppi e seguiti da degli educatori. I vari gruppi svolgono le loro attività in diverse case che l’associazione ha. Le case sono:

Casa Vela 🏡👱👦👧

Casa Ca' Lando 🏡 👬👭👫

Casa Ponte 🏡 👫👫👫

Casa Antenore 🏡 👫👫

Casa Petrarca 🏡 👭💗👭

A Casa Vela fanno esperienza i gruppi dei più piccoli e chi inizia a fare qualche weekend corto ed a provare a dormire una notte fuori casa, senza genitori. I gruppi in questa prima fase sono: Pirati, Mozzi, Marinai.

A Ca' Lando ci sono i gruppi chiamati Skipper e sono quelli che per un weekend lungo al mese, vivono fuori casa.

A Casa Ponte attualmente ci sono due gruppi: i Capitani. Un gruppo di Capitani vive per due settimane al mese in questa casa, l'altro gruppo solo una settimana al mese e si alternano.

A Casa Petrarca e Casa Antenore ci vivono due gruppi di giovani adulti, per sempre. Quella ormai è casa loro.

Giorgia


La parola di uno Skipper.




Io seguo il progetto di Autonomia che ci permette di vivere in modo autonomo e di stare bene con gli altri. Il mio gruppo è formato da me, Alice, Camilla, Diego, Damiano, Davide e Alessia e noi ci chiamiamo Skipper Verdi. Siamo seguiti da due educatrici: Martina e Jehona. Svolgiamo le nostre attività a Ca' Lando, che si trova in centro a Padova. Il mio gruppo vive in questa casa per un weekend al mese, dal venerdì pomeriggio al lunedì mattina, quando lasciamo la casa per andare ognuno al proprio lavoro. In più andiamo a Ca' Lando un mercoledì al mese per seguire un'attività di Orienteering. Durante il weekend facciamo tante attività: decidiamo il menù, facciamo la lista della spesa, la spesa, organizziamo la serata del sabato, facciamo delle passeggiate in centro, ecc, ... Il prossimo passo? Dopo un weekend si passa a fare una settimana intera a Casa Ponte: non vedo l'ora!

                                                                                                                                                       Riccardo 

La parola di due Capitani (1 settimana).




Noi siamo i Capitani e facciamo Autonomia a Casa Ponte che è un bellissimo appartamento che si trova in Arcella a Padova. In questa casa si fa autonomia per una settimana o due settimane intere al mese, noi la facciamo per una settimana. In questa casa viviamo come se fossimo da soli ma con l'aiuto di un educatore. Viviamo in questa casa come se fossimo in una casa tutta nostra. Alla mattina ognuno esce per andare al proprio lavoro, e lo fa spostandosi con i mezzi pubblici, al pomeriggio si possono fare diverse attività, c'è chi ha nuoto, chi ballo, chi resta a casa a fare delle attività con l'educatore, la sera, invece, si prepara la cena, si cena tutti insieme e poi si va a letto perché il giorno dopo ci aspetta un'altra giornata. Le attività della settimana sono tante: menù, lista spesa, spesa, prima nota, attività cognitive, pulizia casa, sistemazione letti e armadi ma poi il weekend finalmente possiamo scegliere di uscire, di divertirci, di andare a fare lo spritz, di andare a mangiare la pizza o di fare una serata in casa. Spesso siamo da soli: senza educatore.

In conclusione viviamo in una casa come fosse tutta nostra, impariamo a stare da soli, a stare in compagnia degli amici, impariamo a fare tante attività nuove e fra qualche anno quando abbiamo imparato ancora più cose, volete sapere che succede? Viviamo a Casa Ponte per due settimane intere al mese.

Stefano e Arianna

La parola di un Capitano (2 settimane).




Io vivo a Casa Ponte per due settimane al mese con Leo, Raffi, Ilenia e Sofia. Leo è anche il mio fidanzato da otto anni. Questo progetto ci aiuta a vivere bene con amici o morosi nel futuro. E' importante per noi vivere una vita con i nostri amici e impariamo a fare tante cose per essere sempre più autonomi. Il nostro sogno è quello di continuare a vivere tutti insieme. Dopo che facciamo anni in Casa Ponte, il passaggio successivo è di fare come le donne di Casa Petrarca, che sono mie amiche. Cioè di stare completamente da sole, a fare le cose in piena autonomia, senza l'aiuto dei genitori, in una casa tutta loro. Così vogliamo fare anche noi: andare a vivere in una casa da soli. 

Giorgia


E se adesso lasciamo la parola ad una nostra educatrice? Vi andrebbe? Lei vi spiegherà nel dettaglio il progetto Autonomia.


La parola di una professionista.


Il progetto di Autonomia della Cooperativa Vite Vere - Down D.A.D.I. di Padova è un percorso di VITA offerto alla persona con disabilità che prevede varie fasi, a partire dagli 11 anni. L’obiettivo di questo progetto è quello di rendere le persone con sindrome di Down e con disabilità intellettiva il più possibile autonome sotto diversi aspetti, per far sì che ci sia un’inclusione viva e attiva nel territorio, offrendo loro la possibilità di mettersi alla prova nella gestione della vita quotidiana e di fare delle esperienze comuni ai loro coetanei.

Questo percorso avviene in varie fasi che vengono individuate dai professionisti della cooperativa in base alle caratteristiche dell’individuo, all'età e al contesto in cui vive e portano alla formazione di gruppi composti da un minimo di 4 ad un massimo di 7 persone. Le tappe, per maggiore facilità e identificazione, vengono così denominate:

Pirati (11-14 anni circa): attraverso attività ludiche si conoscono le prime regole per poter essere accettati in un gruppo e si imparano le prime nozioni di autonomia domestica e personale.

Mozzi (14-17): si prende consapevolezza dei propri dati personali e dell’identità di sé e del gruppo d’appartenenza, oltre a proseguire il lavoro sulle autonomie domestiche e personali

Marinai e Marinai junior (17-20): si intensificano le attività inerenti le autonomie domestiche e personali e si lavora sulla comunicazione con gli altri. Si iniziano a scoprire e ad analizzare le proprie emozioni e si lavora sulle relazioni con gli altri. I ragazzi si preparano ad affrontare la prima notte fuori casa.

Skipper (20-25): una volta consolidate le precedenti autonomie si incrementano i giorni passati fuori casa e si lavora principalmente nell'inserimento del contesto sociale attraverso attività di orienteering.

Capitani (dai 25 in su): una volta apprese tutte le abilità delle varie fasi precedenti, si applicano le prime nozioni del vivere quotidiano all'interno di una casa; i ragazzi vivono insieme per una/due settimane e gestiscono tempi e spazi in piena autonomia con la supervisione costante degli educatori di riferimento.

L’ultima tappa, infine, non prevede una denominazione vera e propria in quanto avviene lo sganciamento definitivo di un gruppo in delle vere e proprie abitazioni, inserite all'interno del contesto sociale comune a tutti gli individui. In quest’ultima tappa i giovani sono perfettamente autonomi e riescono a gestire tempi e spazi in perfetta autonomia. L’educatore, in questa fase, è solo un punto di riferimento per i giovani-adulti e le famiglie ma interviene in maniera abbastanza limitata.

Questo cammino non desidera solo insegnare a “fare da soli”, ma intende anche porre le persone con disabilità nella condizione di imparare a capire e soddisfare i propri bisogni, desideri e sogni, a prendere decisioni giuste e indipendenti per il proprio bene e per quello altrui. Così facendo, bambini e ragazzi disabili potranno un giorno diventare cittadini adulti, attivi ed integrati nelle nostre città.


Dott.ssa Maria Grazia Conte
Educatrice Vite Vere Down D.A.D.I. 

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